PROGETTO ORTO IN CONDOTTA
1. IL TEMA
L'Orto in Condotta
Realizzazione di orti per promuovere e sviluppare l'educazione alimentare e ambientale
nelle scuole. Costituzione di una comunità dell'apprendimento.
2. LE FINALITA', GLI OBIETTIVI E LE CARATTERISTICHE DELL'ORTO IN
CONDOTTA
È risaputo che quella in cui viviamo è la società dei consumi, tutto è fatto per essere
consumato in fretta e gettato altrettanto rapidamente. Il modo disordinato e precipitoso con
cui ci nutriamo rispecchia pienamente questo stile di vita: nessuno si prende più il tempo di
porsi delle domande di fronte ad uno scaffale del supermercato o di fronte ad un piatto già
preparato. Come se le nostre azioni quotidiane non influissero sui meccanismi del
mercato, non avessero ripercussioni sulla nostra salute, non rappresentassero una parte
importante della nostra cultura.
Slow Food si è schierata da tempo dalla parte del mangiar bene, del recupero dei vecchi
saperi e dei piatti tradizionali. Oggi però la nostra Associazione ritiene che si debba fare
un passo ulteriore, che coinvolga i grandi, ma soprattutto i piccoli che hanno ancora un
mondo da scoprire: cambiare le nostre abitudini alimentari quotidiane cercando di
avvicinarle ai concetti del buono, pulito e giusto.
Cosa significano questi principi e in quale modo i bambini possono attuarli?
I bambini devono essere considerati nel loro ruolo di piccoli consumatori, o, come
preferiremmo chiamarli, di piccoli coproduttori, le cui scelte dipendono non solo
dall'esempio fornito loro dai “grandi”, ma, ahimè, anche dalla pubblicità e dalle influenze di
amici e conoscenti. Avvicinarli alla terra facendo loro coltivare dei frutti e delle verdure più
o meno conosciuti è un modo per educarli alla varietà, alla stagionalità, ai metodi di
coltivazione biologici e biodinamici, al rispetto della natura e di tutte le creature viventi, ad
incuriosirsi per ciò che è diverso e ad assaggiare ciò che loro stessi coltivano. Per Slow
Food l'orto è uno strumento per far diventare il piccolo consumatore un coproduttore, cioè
un cittadino consapevole che le sue scelte d'acquisto hanno delle ripercussioni sul mondo
che lo circonda, in primo luogo tra gli agricoltori e gli allevatori.
Gli stimoli che intendiamo dare ai bambini con il progetto Orto in Condotta vanno nella
direzione del buono, del pulito e del giusto, perché trasmettiamo loro l'idea che ciò che è
coltivato in maniera non intensiva, che è raccolto al momento giusto e non fa centinaia di
chilometri per arrivare a destinazione, non può che essere organoletticamente più buono
ed ecologicamente più sostenibile. Il concetto di responsabilità verso l'ambiente e verso il
prossimo viene trasmesso attraverso il lavoro di gruppo nell'orto e la cura che ogni
bambino deve avere della propria piantina.
Ci piace pensare che degli stimoli educativi di questo tipo possano insegnare qualcosa ai
bambini, ma anche alla comunità a cui questi bambini appartengono. Il coinvolgimento più
o meno diretto dei genitori, il contatto con i nonni ortolani che aiutano maestre e bambini
nell'orto, l'interazione con alcuni operatori del settore agroalimentare aprono la realtà
dell'Orto in Condotta a scambi con l'esterno, con la comunità che deve imparare insieme
ai bambini a consumare in modo più consapevole a partire dalle mense scolastiche.
3. OBIETTIVI
Introdurre una didattica multidisciplinare in cui l'orto diventa lo strumento per le
attività di educazione alimentare, ma anche per quelle di educazione ambientale
Far diventare i piccoli consumatori dei coproduttori, cittadini consapevoli delle proprie
scelte d'acquisto: educare allo sviluppo sostenibile e al consumo consapevole
Acquisire una metodologia induttiva nell'approccio all'educazione alimentare e
ambientale sviluppando esperienze didattiche in classe e in orto
Imparare a leggere la realtà come un insieme di fenomeni percepiti attraverso i sensi,
accrescere la propria memoria e capacità di percezione sensoriale, appropriarsi un
lessico e di una grammatica del gusto.
Maturare la consapevolezza che l'alimentazione è un fatto culturale, il cui significato
trascende l'aspetto nutrizionale
Conoscere il territorio, i suoi prodotti e le ricette attivando occasioni di incontro con
esperti (artigiani, produttori, chef) per creare una pluralità di rapporti con gli attori
del settore agroalimentare e gastronomico della comunità locale in modo da
destare la curiosità e la conoscenza della realtà circostante
Fornire elementi di storia e cultura della gastronomia
Acquisire principi di orticoltura biologica
Costruire una rete di esperienze di Orto in Condotta e school garden a livello
mondiale
4. I PROMOTORI
Il Comune: si impegna a fornire il terreno, le sementi e gli attrezzi utili per iniziare a
coltivare l'orto. Contribuisce al finanziamento del progetto.
La Scuola (infanzia, primaria, secondaria): cura la programmazione didattica del
progetto e la realizzazione dell'orto, collabora con la Condotta Slow Food nella
ricerca di uno o più “nonni ortolani” che si prendano cura dell'orto in modo
continuativo mantenendolo attivo durante tutto l'anno.
Slow Food: si occupa dell'aggiornamento degli insegnanti e della gestione degli
incontri informativi, e collabora nella ricerca delle sementi e di uno o più “nonni
ortolani”, nonchè nella progettazione didattica. In particolare la condotta locale si
occupa dei contatti sul territorio e dei rapporti diretti con la scuola.
5. I DESTINATARI
Studenti della scuola dell'infanzia, primaria e secondaria
Insegnanti della scuola dell'infanzia, primaria e secondaria
Genitori e comunità locale
6. ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO
Durata
3 anni scolastici
Attività
Firma del protocollo d'intesa
Presentazione di Slow Food e del progetto
Ricerca e individuazione dei nonni ortolani
Preparazione e realizzazione dell'orto
Corso di aggiornamento docenti
Incontri informativi con i genitori
Organizzazione di mercati ed eventi
Visite guidate in aziende agricole, artigiane e in osterie
Attività di educazione ambientale, alimentare e del gusto in aula e nell'orto
Lo sviluppo delle attività didattiche in classe e le visite sul territorio
Gli insegnanti applicheranno autonomamente in classe gli interventi didattici
sperimentati con i formatori Slow Food durante le lezioni.
La nostra associazione collaborerà all'organizzazione delle lezioni in cui è previsto
l'intervento di operatori del settore enogastronomico (produttori, cuochi, ecc).
A conclusione di ogni anno scolastico è previsto che gli insegnanti organizzino un
piccolo evento (merenda, mercatino, ecc.) che sancisca la fine delle attività nell'orto e
in classe. Questa piccola festa ha lo scopo di fare partecipare la comunità intera, e in
particolare i genitori, al progetto Orto dell'Incontro almeno per un giorno. La condotta
Slow Food sarà presente all'evento per condividere con gli insegnanti il monitoraggio
degli obiettivi e l'andamento del progetto.
Per quanto riguarda le visite esterne alla scuola, la Condotta Slow Food suggerirà
alle scuole varie visite di approfondimento sui temi attinenti al percorso degli orti:
ecomusei, orti botanici, fattorie didattiche, orti della pace, ecc, saranno tutte possibili
mete. Il comitato di condotta aiuterà la scuola ad entrare in contatto con tali strutture.
7. L'AGGIORNAMENTO DEGLI INSEGNANTI
Ogni anno insegnanti, nonni ortolani e genitori, insieme a un referente di Slow Food, si
incontrano preliminarmente per confrontarsi e per autoformarsi relativamente
all'organizzazione dell'orto.
Prima annualità: insegnanti, nonni ortolani e referente Slow Food si incontrano per
parlare della gestione dell'orto.
Seconda annualità: insegnanti, nonni ortolani e genitori seguono una breve lezione di
approfondimento sulle pratiche orticole.
Terza annualità: insegnanti, nonni ortolani e genitori partecipano ad una lezione di
approfondimento sull'orticoltura e sull'educazione ambientale.
Il percorso di aggiornamento degli insegnanti sarà curato dai formatori Slow Food che
hanno seguito il corso di formazione specificamente dedicato al progetto Orto in
Condotta in collaborazione con la condotta locale. Qui di seguito sono illustrati fasi,
contenuti e articolazione.
Le fasi
L'attività di aggiornamento si articola su tre anni, ognuno dei quali si concentra
principalmente sulle seguenti tematiche:
1° anno: l'orto e l'educazione sensoriale
2° anno l'educazione alimentare e ambientale
3° anno: la cultura del cibo e la conoscenza del territorio
All'interno di ogni annualità, Slow Food si rivolge ai destinatari del progetto con
interventi mirati.
Contenuti e articolazione dei corsi
Ogni annualità prevede tre incontri di tre ore ciascuno con gli insegnanti, durante i
quali si approfondiscono i temi dell'annualità stessa.
Prima annualità: in preparazione alle attività nell'orto gli insegnanti seguono delle
lezioni teoriche e pratiche sull'orticoltura e sulla scoperta degli alimenti attraverso i
sensi.
1° incontro: l'orto, principi di orticoltura teorici (la preparazione del terreno, la scelta
delle varietà da coltivare, la semina e la cura dell'orto) e pratici (attività didattiche
operative nell'orto).
2° incontro: l'educazione aliomentare e del gusto, l'approccio sensoriale
all'alimentazione attraverso il metodo induttivo. La degustazione: esperienza e
grammatica del gusto.
3° incontro: progettazione didattica. Studio e realizzazione di giochi e attività da
riproporre in classe con i ragazzi sulle tematiche dei primi due incontri.
Seconda annualità: ad orto già avviato, gli insegnanti si preparano ad attività di
educazione ambientale da elaborare in classe e da mettere in pratica all'aperto. Si
preparano inoltre ad insegnare ai bambini un approccio corretto all'alimentazione ed
al momento della spesa.
1° incontro/span>: principi e temi di educazione ambientale (il ciclo degli elementi e della
materia, i principi dell'agricoltura biologica e biodinamica, esperienze pratiche).
Approfondimenti sulle pratiche orticole.
2° incontro: principi di cultura alimentare (stagionalità e territorialità) e normativa. La
lettura e la decifrazione delle etichette, i prodotti da agricoltura biologica, biodinamica
e a lotta integrata; i prodotti a denominazione d'origine, dalle denominazioni protette
ai Presidi.
3° incontro: progettazione didattica. Studio e realizzazione di giochi e attività da
riproporre in classe con i ragazzi sulle tematiche dei primi due incontri.
Terza annualità: agli insegnanti vengono fornite delle conoscenze e degli spunti
sulla storia dell'alimentazione e della gastronomia italiana e del loro territorio dai quali
potranno poi costruire in classe delle attività, alla scoperta delle origini del nostro
gusto.
1° incontro: cultura e storia della gastronomia.
2° incontro: storia, cultura e mappatura dei prodotti del territorio.
3° incontro: progettazione didattica. Studio e realizzazione di giochi e attività da
riproporre in classe con i ragazzi sulle tematiche dei primi due incontri.
Il materiale didattico
Il materiale didattico messo a disposizione delle classi coinvolte nel progetto è
costitutito dai seguenti testi:
1. R. NISTRI, Dire Fare Gustare. Percorsi di Educazione del gusto nella scuola,
Bra, Slow Food Editore, 2003
2. AA.VV., Ricette di Osterie d'Italia. L'orto, Bra, Slow Food Editore, 2005
3. A. AROSSA (a cura di), Ortofrutta. Dispensa Master of Food, Bra, Slow Food
Editore, 2004
4. N. PERULLO (a cura di), Storia e cultura della gastronomia. Dispensa Master
of Food, Bra, Slow Food Editore, 2004
8. GLI INCONTRI INFORMATIVI PER I GENITORI
Ogni anno è previsto un incontro con genitori e insegnanti con l'obiettivo di condividere
il percorso che si andrà ad affrontare in classe e stimolare la partecipazione e il
coinvolgimento delle famiglie. I temi affrontati nel triennio sono:
Educazione sensoriale e somministrazione di un questionario sulle abitudini
alimentari
La conocenza del cibo attraverso i cinque sensi, come mangiano i bambini e
come mangiamo in famiglia.
Analisi delle abitudini alimentari e del rapporto tra cibo ed affettività
Discussione relativa ai risultati del questionario
Educazione al consumo consapevole
Indicazioni sulla lettura delle etichette e sui principi utili per diventare un
consumatore consapevole
Le mense scolastiche di qualità
Prodotti e cucina del territorio. La qualità del cibo nella mensa, confronto tra la
situazione nazionale e quella locale.
Gli incontri, della durata di 2 ore, serviranno a condividere alcuni temi del percorso di
aggiornamento degli insegnanti e a integrare ancora di più la famiglia nella comunità
dell'apprendimento.
9. LA COMUNITà DELL'APPRENDIMENTO E LA RETE DELL'ORTO IN CONDOTTA
Il progetto Orto in Condotta si prefigge come obiettivo quello di creare una comunità
dell'apprendimento. Studenti, insegnanti e genitori, insieme a nonni ortolani,
amministrazione pubblica, comitato di condotta, produttori locali e soggetti che vivono sul
territorio hanno l'opportunità di contribuire all'educazione alimentare delle nuove
generazioni e contemporaneamente alla salvaguardia del territorio e della sua identità. La
collaborazione tra questi soggetti passa attraverso l'orto, che diventa un punto d'incontro e
di condivisione di saperi diversi, legati al mondo agricolo e gastronomico.
Slow Food dedica agli school garden italiani e stranieri una sezione internet accessibile
dal sito www.slowfood.it. Attraverso di essa le numerose comunità dell'apprendimento
coinvolte nel progetto potranno conoscersi ed entrare in contatto tra loro.
Ogni Orto dell'Incontro avrà una sua pagina all'interno del sito, in cui saranno inseriti:
i recapiti dei referenti dell'orto;
le caratteristiche dell'orto;
le principali iniziative organizzate all'interno del progetto;
la rassegna stampa riguardante l'orto.
Le scuole aderenti alla rete del progetto Orto in condotta potranno partecipare a momenti
di incontro e di attività all'interno delle manifestazioni internazionali organizzate da Slow
Food (Salone del Gusto, Terra Madre, Cheese, Slow Fish, …).
10. CONTATTI
Chi è interessato a dar vita ad un Orto in Condotta può contattarci ai seguenti recapiti:
Slow Food Italia, Ufficio Educazione, via Mendicità Istruita 14, 12042 Bra (CN)
educazione@slowfood.it
Annalisa D'Onorio 0172/419696 Angela Berlingò 0172/419674
Davide Ghirardi 0172/419628
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